PANE semi integrale con lievito madre
Luciana, il mio lievito madre, è entrato nella mia vita dopo Natale grazie a Luciana mia cognata che me ne ha donato un po’; si sa si fa così.
E’ una catena di energia che non s’interrompe, ma si arricchisce ogni volta di nuova vitalità.
“ In principio fu il pane”… ebbene, riuscire a fare il Pane con il lievito madre nel proprio forno di casa è una soddisfazione non da poco!
Certo, bisogna essere pazienti e motivati a non scoraggiarsi, perché prima di ottenere un Signor Risultato il cammino prevede diverse prove che non sempre riescono a regola di Maestro.
Dopo però il risultato è arrivato, ed è stato eccellente!
Ed ora sono così carica di entusiasmo che vorrei toccare il cielo con un dito.
Devo confessare di aver sempre rimandato la messa in opera di questo incredibile “esserino”avendone letto del “legame” che si crea con esso…
perché di questo si tratta. Non appena si entra in contatto con la “creaturina” e con le sue prodezze, s’innesca un’euforia ed un trasporto che non hanno eguali. Non fai che pensarci, prendendotene cura nutrendolo e preoccupandoti se abbia o meno la giusta temperatura e impiegarlo in tutto quello in cui si possa esprimere al meglio.
Ogni giorno è un’esperienza nuova e stimolante per tutto ciò a cui si riesce a dar vita ed a tutte quelle emozioni che ne conseguono e che ti riempiono totalmente.
Sono grata a Luciana per avermi aperto le porte a questa nuova e strabiliante esperienza che giorno per giorno sta nutrendo il mio spirito e la mia creatività.
Sto imparando molto grazie alla mia curiosità che mai si sazia e che mi spinge alla ricerca di grandi panificatori insigniti di grandi meriti a livello internazionale. Grazie ad Emmanuel Hadjiandreou che sta alimentando e nutrendo la mia sete di entusiasmo e di conoscenza. Sto imparando molto dal’arte della panificazione…..per molti versi si potrebbe ricondurre alla Vita stessa, e non solo perché il pane è fonte di nutrimento, ma perché farlo porta con sé quei passaggi che spesso la Vita esige da noi: Amore, Impegno, Pazienza, Attesa, Dedizione e Gratitudine.
Ed io sono grata a tutte quelle emozioni che durante l’attesa riempiono il mio cuore.
Ingredienti
- 200 g farina Buratto tipo 2 mulino Marino
- 100 g farina di farro integrale chicco intero mulino Marino
- 200 g farina tipo 0 mulino Marino
- 150 g lievito madre rinfrescato
- 1 cucchiaino e 1/2 di sale
- 350 ml di acqua calda
Separate gli ingredienti.
Quelli secchi quali farina e sale in una ciotola più piccola e mescolarli assieme , quelli umidi come il lievito madre e l’acqua in un’altra più grande facendo lo stesso finchè non si saranno amalgamati del tutto.
Unire gli ingredienti secchi a quelli umidi fin tanto che non staranno assieme, il composto dapprima risulterà molle ma durante il procedimento si compatterà. Coprire con la ciotola più piccola per creare un micro clima e lasciar riposare al riparo da spifferi (io uso il forno appena tiepido) per 15 minuti, nel frattempo inizierà a formarsi il glutine. L’impasto va lavorato per rafforzare il glutine e favorirne lo sviluppo. Il Metodo Hadjandreou prevede di ripiegare l’impasto all’interno della ciotola per 10 volte e per circa 10 secondi. Questo processo di 10 secondi va ripetuto 4 volte, io lo ripeto 10 volte perché non avendo la cella calore cerco di dare più spinta e forza all’impasto lavorandolo più volte, e tra una fase e l’altra faccio passare 15 minuti e non 10 come da libro. Io scrivo sempre su un foglio ogni qualvolta che una fase viene eseguita. Quindi prendete la ciotola e tirate un pezzo d’impasto di lato e premetelo al centro. Girate leggermente la ciotola e ripetere con un’altra porzione d’impasto. Ripetere così per 10 volte per 10 secondi ogni 15 minuti per 10 volte-100 in tutto. Dopo le 10 fasi di lavorazione dell’impasto lo copro e lo lascio riposare per un’ora in modo che sviluppi il sapore. Dopodiché infarino un cestino da pane e lo lo metto in una busta per alimenti che avrò gonfiato e in cui avrò messo una tazza con dell’acqua bollente, chiudo e lascio lievitare per almeno 3-6 ore prima di metterlo a cuocere in forno( che avrò precedentemente stemperato a 50 gradi). Una volta passato questo tempo lo si può cuocere, ma personalmente lo passo in frigo e la mattina dopo lo tiro fuori e lo lascio ambientare e lievitare per altre 3 ore. Riempio una tazza di acqua che mi servirà per creare vapore. Mettere a metà altezza la griglia dove verrà cotto il pane. 20 minuti prima accendete il forno a 250 gradi e sulla base del forno mettete una teglia a bordi alti. Trasferite il pane dal cestino sulla teglia foderata da carta da forno e mettetela sulla griglia del forno e nello stesso momento versare l’acqua tenuta da parte nella teglia bollente sul fondo. Abbassate la temperatura a 220 gradi e lasciate cuocere per almeno30 minuti. Tirate fuori il pane e per sincerarvi che sia ben cotto bussate sotto se avrà un suono vuoto sarà cotto.
Ed ora godetevi il vostro “ miracolo”.
bravissi
Sei sempre fonte d’ispirazione croccante e saporita, grazie continua così.
Grazieeee Lety!!!!
Abbraccio😘
Una bontà… ne sento il profumo.
Un buon fine settimana
Shera 😍
Grazie Cara Shera😘hai ragione!!! Da nn credereee!!-
Ci creeeeeeedo😍
😃che Cara sei!
E’ una meraviglia, bravissima, ti mando un bacione grande, ❤
GRAZIE Cara Laura!!!!
Un bacione a teeeeee!
❤
sono anche molto belli, pane e lievito
Io ne sn innamorata persa….
Grazieeee sei carinissima!😃Dolce notte