Grazie a mia cugina Annetta che vive nello splendido Salento, il mio palato si è deliziato di questo piatto tratto dall’antica tradizione salentina. Parliamo di “Ciciri e tria” . In passato lo si considerava un piatto da donare ai poveri per il giorno di San Giuseppe, il 19 marzo. E tutt’ora la tradizione viene mantenuta e celebrata in tutti i comuni del basso Salento. Si bandisce un’enorme tavolata, in piazza, per le strade, sui Sagrati delle chiese, dove a capo della così detta “tavola di San Giuseppe” vi è un uomo che rappresenta San Giuseppe e di seguito la Madonna ed i 12 apostoli. Le portate sono tante, ma la prima è proprio questa: “Ciciri e tria”. Le tradizioni sono la ricchezza di un paese, ed è fondamentale tutelarne la continuità, non farlo, equivarrebbe alla perdita della stessa identità storica che ci caratterizza. Il vino suggerito è il rosso Negroamaro Salento I.G.T. dal gusto secco, fermo e corposo.
Ingredienti per 4 persone :
– 400 gr farina di semola di grano duro
– Acqua q.b.
– 400 gr di ceci
– 1 cipolla piccola
– 1 spicchio d’aglio
– 1 ciuffo di sedano
– 2 pomodorini freschi
– Sale q.b.
– Origano
– Olio EVO q.b.
Preparazione:
sulla spianatoia setacciare la semola e man mano iniziare a versarvi l’acqua per lavorarla. La cosa importante da ricordare per una riuscita a regola è che l’impasto dovrà risultare liscio, compatto e duro. Lavorarla dunque molto e solo dopo aver raggiunto tale consistenza, la si può stendere. Tagliare la pasta in pezzi da 100 gr l’uno e con l’aiuto del mattarello, ottenere una sfoglia sottile. Col taglierino ricavarne delle trenette lunghe 3 cm e larghe 1 cm. Continuare così fino a terminare l’impasto. Lasciare a sciugare, il tempo di cuocere i ceci. Volendo la si può surgelare.
Per i ceci, mi sono avvalsa della pentola a pressione.
Ho messo gli ingredienti tutti insieme. Quindi: i ceci, il pomodoro, il sedano, l’aglio schiacciato , la cipolla, il sale e l’origano. Coprire a filo con l’acqua i ceci, chiudere ermeticamente e portare a temperatura.
Far bollire l’acqua per le trenette, aggiungere il sale e dunque la pasta. Non appena le trenette vengono a galla, saranno cotte. Scolarle e farle mantecare per qualche minuto coi ceci a fiamma viva. Spegnere ed aggiungere l’olio crudo e per chi lo desiderasse parmigiano e peperoncino.
buonissima, la adoro
Hello, you’ve been nominated for a Blog Award!Congrats!Cris
Ciao, sei stato nominato per un Blog Award!Congratulazioni!Cris
http://crendina.wordpress.com/2014/01/22/new-blog-award/
Hello Crendina:-) you’re very kind,MANY THANKS but I don’t love very much the nominations… can you love me the same, I hope so! Bye4now:-)
ahah! yes, sure!.. Me too, i’m not really a friend of these nominations .. but it’s an appreciation for your blog, sure! Bye Bye!Cris
So,Thanks a lot Cris!